Presentato il nuovo modulo Smart Cage 2.0

La seconda edizione dell’UnderWaterWines International Congress si è tenuta il 29 aprile a Firenze, negli spazi di Nana Bianca Start Up Italia. L’evento è un appuntamento biennale organizzato da Jamin UnderWaterWines, società fondata a Portofino nel 2015 e specializzata nello studio, sviluppo e offerta di servizi ingegneristici e protocolli esclusivi per l’affinamento subacqueo di vini e distillati. 

Grazie a solide basi scientifiche, brevetti e tecnologie proprietarie, Jamin ha creato e gestisce il primo network internazionale di cantine subacquee, ovvero impianti specifici situati in ambienti marini e lacustri. Con oltre 385 soci, tra produttori vitivinicoli, enologi e tecnici specializzati, Jamin permette ai produttori di valorizzare i propri vini e distillati attraverso un processo di affinamento subacqueo scientificamente validato. 

Jamin fornisce consulenza amministrativa, supporto pratico e dispositivi tecnologici necessari per aprire e gestire un impianto subacqueo dedicato. Cantine subacquee già operative si trovano in Emilia-Romagna, Calabria, Molise, Toscana, Campania (Ischia) e Lombardia (Bellagio), con ulteriori aperture già pianificate in Abruzzo, Sicilia e Basilicata.

L’UnderWaterWines International Congress 2025 si è rivelato un interessante momento di approfondimento, con una particolare attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologia.

Il programma della giornata, coordinato da Emanuele Kottakhs, fondatore di Jamin UnderWaterWines, ha visto alternarsi numerosi interventi che hanno contribuito a fare chiarezza su una pratica di affinamento che sta polarizzando sempre di più l’interesse degli appassionati attenti alle novità.

La dott.ssa Valentina Canuti, del Dipartimento di Enologia dell’Università DAGRI di Firenze, e l’Enologo di Jamin UnderWaterWines Alessio Bandinelli, hanno illustrato lo stato attuale della ricerca sull’affinamento subacqueo, per poi lasciare spazio al Prof. Giorgio Bavestrello dell’Università di Genova DISTAV per un approfondimento sull’impatto e la sostenibilità dell’affinamento subacqueo rispettoall’ecosistema  marino.

Infine, ha presentato la sua esperienza con Jamin UnderWaterWines il Prof. Andrea Totè di Wine Tech Club POLIMI Graduate School of Management.

Il nuovo modulo Smart Cage 2.0

Il momento centrale del programma è stato senza dubbio la presentazione in anteprima del nuovo modulo Smart Cage 2.0, progettato dalla società ingegneristica IDECOM e illustrato dall’ingegnere Fabio Meneghetti, che sostituirà i tradizionali contenitori usati fino a oggi per gli affinamenti subacquei.

È un innovativo modulo che consente a tutte le bottiglie di beneficiare in modo identico delle particolari condizioni subacquee, garantisce una maggiore sicurezza e può ospitare elementi di sensoristica. Si tratta un vero e proprio “magazzino” di smartcage pensato e realizzato appositamente per le esigenze particolari dell’affinamento in ambiente subacqueo e per interagire con le forme di vita marine creando un vero e proprio habitat per microrganismi e forme di vita bentoniche.

La forma del nuovo Smart Cage 2.0 consente anche di agganciare più contenitori, creando un sistema modulare di diverse dimensioni, che va incontro alle differenti esigenze di ogni particolare affinamento.

Non sono mancati momenti di riflessione sulla comunicazione e sulla necessità di cercare di individuare in modo sempre più preciso il profilo degli appassionati che potrebbero essere maggiormente attratti dagli UnderWaterWines.

Su questo argomento sono stati fondamentali i contributi del Dott. Paolo Lottero, Digital Strategist, di Pierluigi Scardazza di Rastan Consulting, di Filippo Galanti di Divinea e di Cristiano Cini, Presidente Associazione Italiana Sommelier Toscana e Direttore di WineTv.

È stato affrontato anche il tema della finanza, con un focus sull’esperienza di Jamin nel campo degli azionariati diffusi. Mauro Massironiha presentato l’evoluzione del progetto attraverso Azimut e la nuova divisione TNB-The Next Bank, dedicata all’innovazione finanziaria e al supporto di imprese ad alto potenziale.  

Il programma è stato completato dalle testimonianze di alcuni pionieri del settore: l’enologo Yiannis Paraskevopoulos di Gaia Wines-Santorini, Gianluca Grilli titolare di Tenuta del Paguro, Antonio Arrighi dell’omonima tenuta dell’Isola d’Elba con il suo Nesos Project e Lorenzo Zanin di Podere San Cristoforo con l’affinamento in piccole anfore. 

Antiche tradizioni, ricerca scientifica e innovazione tecnologica, sono tra gli elementi principali che contribuiscono a creare il fascino degli UnderWaterWines, una tipologia di vini capace di regalare un’esperienza gustativa unica, esclusiva e originale. La prossima edizione di UnderWaterWines International Congress si terrà a Napoli nel giugno 2027.

Fonte Helios-Com


Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

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