l’integrità del paesaggio naturale delle Grave friulane nei vini identitari di Piera 1899.

Da un’eredità di arte e storia friulana, e da un processo produttivo rispettoso della terra e dei suoi frutti, nascono i vini della linea Terre Magre di Piera 1899. La spiccata vocazione vinicola dei Magredi nella zona occidentale del Friuli Venezia Giulia, unica area stepposa d’Italia e territorio d’elezione per Piera Martellozzo, ha origine dal microclima e dall’orografia dei circa 7500 ettari di terreno alluvionale fra le provincie di Udine e Pordenone, nella zona di Caneva: le Grave (dal latino “gravis”, pesante) sono, infatti, i ciottoli arrotondati formati dalla millenaria azione erosiva delle acque dei fiumi del Friuli Occidentale Meduna, Cellina e Tagliamento, che nel loro scorrere verso il mare hanno trascinato a valle lungo il loro alveo il materiale calcareo-dolomitico strappato alle montagne. Gli influssi benefici dell’Adriatico e le montagne che incorniciano il paesaggio naturale delle Grave friulane, riparandolo dai venti freddi del nord, creano un habitat ottimale per la coltivazione della vite.

L’alta qualità dei vini è dovuta alla peculiare superficie sassosa di ciottoli bianchi che permette durante il giorno l’accumulo del calore e il suo successivo rilascio durante la notte, favorendo così una marcata concentrazione di sostanze aromatiche e zuccherine nell’uva e vini naturalmente profumati ed eleganti. Le uve che danno vita alla linea Terre Magre sono inserite nel corollario di una natura di grande bellezza e suggestione, caratterizzata da boschi vergini, ricchi di biodiversità, e zone in cui l’acqua scompare a monte tra i sassi per riaffiorare poi più a valle nell’area delle risorgive. Piera Martellozzo sceglie processi produttivi rispettosi di questo delicato ecosistema e dei tempi del vigneto, trasmettendo nei vini l’integrità del territorio, grazie all’ausilio di moderne tecnologie che mantengono inalterato il patrimonio organolettico delle uve.

I vini della linea Terre Magre sono una fedele espressione del mosaico enologico delle Grave friulane e della filosofia di Piera, uniscono i profumi varietali – tipici delle uve – a caratteristiche aromatiche che nascono dall’unicità dell’ecosistema dei Magredi.  Una linea fortemente riconoscibile e identitaria, costituita da vini monovarietali, freschi e scorrevoli, ben strutturati e con una beva trascinante, con una buona persistenza sulle note fruttate e minerali. Una gamma che si fa portavoce delle Grave del Friuli e dell’annata di riferimento.

“Il 2021 è stato un anno equilibrato nelle varie fasi dello sviluppo vegetativo – commenta Gianpietro Poveglian, enologo di Piera 1899 – la primavera è stata caratterizzata da temperature e piovosità nella norma, condizioni che hanno garantito la salubrità delle uve. Grazie a una ventilazione costante e alla favorevole escursione termica, l’ultima parte della maturazione si è svolta in maniera ottimale, portando a vini freschi, dalla buona acidità e con note fruttate e floreali molto accentuate. Il Pinot Grigio e il Sauvignon sono accomunati dalla succosità e dalla freschezza, si abbinano bene ai piatti estivi e sono invitanti anche da soli, degustati a 7-8 °C”.

Il Pinot Grigio Terre Magre Friuli Doc 2021 è un vino prettamente friulano che conserva intatte le caratteristiche del territorio, unendo corpo e facilità di beva.

Alla vendemmia nell’ultima decade di agosto è seguita una pigiatura soffice e una vinificazione in bianco, con una fermentazione del mosto a una temperatura di 17° – 18°C.  La sosta del vino sul deposito fine si è protratta fino alla primavera, per ottenere una struttura morbida e aromi complessi. Nel calice si presenta di un luminoso giallo paglierino, grazie alla rapida separazione dalle bucce per non trasferire i pigmenti ramati. Al naso emergono eleganti note di gelsomino e fior d’arancio, seguite da sentori di frutta a polpa bianca come mela e pera e lievi accenni di frutta secca. Al palato si ritrova tutta la mineralità dei terreni alluvionali delle Grave e la pienezza dell’equilibrio gustativo, grazie all’acidità ben bilanciata con la morbidezza. Ideale con antipasti di mare saporiti, risotti marinari, zuppe di pesce e baccalà in umido.

Le uve del Sauvignon Terre Magre Friuli Doc 2021 sono state vendemmiate nella prima decade di settembre e sottoposte a pigiatura soffice, con una leggera crio-macerazione di circa 24 ore nella pressa, per trasferire la complessità degli aromi dalle bucce al mosto. La fermentazione si è svolta ad una temperatura controllata di 17°- 18°C. Per una più importante composizione aromatica, il vino è stato lasciato in acciaio sul deposito fine per circa sei mesi a una temperatura di 12°- 13°C. Veste il calice di un brillante giallo paglierino con sfumature verdognole, aprendosi su intense note di frutta esotica, albicocca e pompelmo, tocchi di salvia e foglia di pomodoro. Dal sapore grasso e invitante, ricorda con continuità il frutto della passione, il melone e l’agrume, insieme alle erbe aromatiche. A ravvivare il sorso, la spiccata acidità malica e la sempre presente mineralità dei Magredi. Particolarmente indicato su antipasti elaborati a base di pesce, insalate di mare, pesci pregiati, bolliti o al cartoccio, piatti a base di uova o asparagi.

Fonte Well Com srl

Categorie: produttori

Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *