Annalisa Zorzettig, alla guida della cantina Zorzettig Vini, traccia un bilancio della vendemmia 2022 alla luce dell’annata trascorsa e delle pratiche di sostenibilità ambientale su cui l’azienda punta per il futuro.

Un’annata particolarmente calda e siccitosa che non ha però compromesso il buon esito della vendemmia di Zorzettig. Per questo la viticoltrice Annalisa Zorzettig guarda con ottimismo e curiosità ai vini che ne scaturiranno.

Zorzettin Spessa di Cividale

Quella 2022 è stata un’annata impegnativa, alla quale si è guardato a tratti con preoccupazione a causa della mancanza d’acqua dei mesi estivi. Ma la vendemmia sui Colli Orientali a Spessa di Cividale, iniziata con 10 giorni di anticipo rispetto al 2021, promette bene, grazie a una resa qualitativa di livello e uno stato fitosanitario delle uve ottimo.

L’annata è iniziata con una primavera mite, con piogge scarse ma ben distribuite, che hanno favorito il germogliamento e la fioritura dei vigneti. I primi caldi, arrivati già sul finire della primavera, e l’inizio estate con assenza di piogge, seppur con le difficoltà legate alle alte temperature, hanno garantito l’assenza di malattie. Le uve, grazie anche alle piogge di inizio agosto, hanno ottenuto la maturazione con un equilibrio ottimale e ora si apprestano a compiere il ciclo di vinificazione con i migliori presupposti sia per i vini bianchi che per quelli rossi.

Annalisa Zorzettig

“Alla base di tutto – afferma Annalisa Zorzettigvi è un grande lavoro in vigna che già da anni portiamo avanti con la massima cura e convinzione con il nostro agronomo, Antonio Noacco. Lavoriamo sul lungo termine con lo scopo di portare beneficio all’intero ecosistema attraverso le nostre pratiche che mirano al ripristino dell’equilibrio dei suoli e a quello dell’entomofauna con il minimo impatto ambientale possibile. Ne è un esempio quello del grande lavoro fatto con gli inerbimenti tra i filari mediante diverse tipologie di sovesci in base alla diversa natura dei terreni e degli obiettivi che ci poniamo di raggiungere dalle uve. Dove invece non è possibile fare questo lavoriamo attraverso inerbimenti spontanei intensificando la biodiversità e lasciando andare a fiore gli inerbimenti, così da ripopolare gli insetti utili. Inoltre, siamo molto attenti alle partiche che derivano dalla tradizione, come quella di preservare gli ambienti circostanti le nostre vigne, quello boschivo in particolare, che funge da naturale regolatore del clima e in annate come questa ha sicuramente contribuito positivamente a mantenere in buona condizione i vigneti”.

Fonte AB Comunicazione srl


Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

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