Bilancio della cantina altoatesina tra numeri in crescita e progetti futuri verso una qualità senza compromessi.

Squadra che vince non si cambia: Cantina Kurtatsch chiude il 2022 con un +27% sul fatturato dello scorso anno, un prezzo medio al litro aumentato del 73% negli ultimi 9 anni e rielegge Andreas Kofler alla presidenza.

Un’occasione, quella della rielezione, per fare il bilancio dei numeri, ma anche delle azioni degli ultimi anni. La strada da perseguire, secondo il presidente della virtuosa cooperativa vitivinicola altoatesina, rimane quella intrapresa con il “Progetto 2027” e condivisa con i soci nel 2020: una promessa di impegno e obiettivi prefissati verso il miglioramento continuo per garantire un futuro sostenibile all’ambiente e alla società attraverso l’utilizzo responsabile delle risorse.

presidente Andreas Kofler Cantina Kurtatsch

Una ricerca di qualità che parte dalla terra, dall’ascolto dei suoi bisogni e dal rispetto assoluto delle sue potenzialità: lo studio di un metodo di crescita che non si basi su sfruttamento e sovrapproduzione ma sull’aumento del valore senza compromessi.

I risultati sono evidenti: negli ultimi nove anni, il fatturato di Cantina Kurtatsch è passato da 5,3 a 11,1 milioni di euro – un aumento di valore del 110% con lo stesso volume di produzione.

«Numeri così positivi non possono che renderci orgogliosi – dichiara Andreas Kofler dopo la rielezione del 2 dicembre – ed è una grande soddisfazione sapere che i soci della nostra cooperativa possono vedere i risultati del loro straordinario impegno e gioirne. Nel 2015 abbiamo stabilito con loro visioni e obiettivi iniziali con il progetto “KGK 2020”, che abbiamo terminato con successo nel 2020. Abbiamo poi fissato i traguardi da raggiungere entro il 2027: possiamo dire che si sono già ottenuti ottimi risultati, soprattutto nell’aumento di valore della nostra produzione. Raddoppiare il fatturato senza dover chiedere un grappolo in più alle nostre vigne è il riflesso di un enorme salto di qualità.»

presidente Andreas Kofler Cantina Kurtatsch

Le colonne portanti di questo aumento di valore? «Ovviamente, abbiamo impegnato le energie sullo sviluppo qualitativo dei nostri vini, ponendo particolare enfasi sulla linea Terroir – spiega Kofler. – Dal 2015, inoltre, abbiamo lavorato molto sul posizionamento nella distribuzione per essere presenti soprattutto nella fascia alta. Questo obiettivo è stato ampiamente raggiunto in alcuni mercati per noi importanti e strategici quali Stati Uniti, Svizzera, Germania e i paesi del Benelux, e continueremo ad impegnarci per raggiungerlo in tutti i mercati.»

Un lavoro di valorizzazione che, per essere convertito in posizionamento, deve avere inizio imprescindibilmente dalla terra. Nell’ultimo decennio, Cantina Kurtatsch ha orientato l’attenzione sulla ricerca e, grazie ad analisi specifiche del terreno e delle varietà ad esso collegate, ha sviluppato un approccio di “zona per zona, vino per vino” atto a creare le migliori condizioni possibili per la produzione di ogni etichetta, così da dare espressione al potenziale di ogni singola varietà rispettandone al contempo le caratteristiche ambientalidi origine.

Dal 2014, questo approccio si è tradotto in un investimento nelle varietà bordolesi, con un’estensione dei vigneti di oltre il 65%. A Cortaccia, infatti, i terreni ripidi e più caldi esposti a sud est sono ideali per queste nobili varietà internazionali, grazie ad una totale esposizione al sole e all’ottimo drenaggio. Frutto di questa scelta due etichette icona che hanno confermato il valore crescente della produzione di Cantina Kurtatsch – FREIENFELD e TRES – sottolineando anche la prontezza della cantina cooperativa nei confronti delle sfide presentate dal cambiamento climatico.

Cantina Kurtatsch vigneti
Credit Philipp Franceschini

Per Cantina Kurtatsch, il tema della sostenibilità è anche un tema generazionale e di viticoltura sociale: qui – dove i 190 ettari di vigneto sono gestiti da 190 famiglie – la cooperazione permette la sopravvivenza delle piccole aziende agricole che costruiscono il mosaico socioeconomico e culturale di queste terre.

Uno sguardo al futuro

Nonostante i successi già raggiunti, Cantina Kurtatsch guarda al futuro con la consapevolezza delle nuove sfide da affrontare.  «Un tema su cui vogliamo sicuramente lavorare è l’indipendenza dall’energia e dalle materie prime racconta Kofler. Stiamo progettando un impianto fotovoltaico per generare da soli il 60-70% dell’elettricità, mentre per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico siamo già indipendenti da un secolo. Un’altra sfida è certamente la riduzione dell’impronta di CO2, che dobbiamo affrontare in modo ancora più intensivo per rendere la nostra produzione il più neutrale possibile.»

A chiudere le dichiarazioni del rinnovato presidente di Cantina Kurtatsch, uno degli obiettivi più importanti: la soddisfazione dei soci, il loro senso di appartenenza e l’importanza del loro operato all’interno del sistema di economia circolare che sta alla base della cooperativa. «C’è ancora molto da fare, soprattutto nel sostegno agli associati e nell’assistenza alla coltivazione. conclude. In futuro, svilupperemo una sorta di società che possa aiutare i nostri soci, soprattutto i contadini più anziani e i soci più piccoli, a coltivare ancora meglio e in modo ancora più sostenibile

Cantina Kurtatsch

In 700 metri di dislivello, tra i 220 m e i 900 m s.l.m., abbiamo trovato differenze estreme: sfide, climi, suoli, esposizioni, che ci motivano quotidianamente a ricercare abbinamenti tra vitigni e terroir, al fine di trovare per ogni vitigno le condizioni ideali di coltivazione ed espressione. In montagna ogni vino e ogni annata è frutto di una specifica e irripetibile combinazione di eventi.

Cantina Kurtatsch è un nuovo modello di cooperazione: 190 famiglie che innovano e ridefiniscono la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. I soci producono in modo sostenibile vini che rispecchiano la loro inconfondibile provenienza, il loro terroir unico e inimitabile.

Un team giovane che collabora in una struttura architettonica contemporanea perfettamente integrata nel paesaggio e che del paesaggio racchiude elementi naturali differenzianti, la dolomia su tutti, utilizzata come materiale di costruzione che svela la vera essenza del panorama circostante. Da 120 anni viviamo in totale simbiosi tra comunità e natura e promuoviamo nel mondo il patrimonio culturale altoatesino.

Fonte Well Com srl

Categorie: Notizie

Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

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