La versione premium del celebre Moscato d’Asti di Michele Chiarlo.

Dalla sottozona Canelli, cuore storico dell’area più vocata alla produzione di uve moscato bianco, nasce il P Nivole di Michele Chiarlo, versione premium del pluripremiato Moscato d’Asti Nivole.

“L’originale naming, P Nivole, dove P sta per Premium ma anche per Primo, trova la sua genesi proprio nell’iconico Moscato d’Asti Nivole in quanto sua naturale conseguenza, poiché per questa produzione di nicchia vengono selezionate le prime uve che maturano dalle prime vigne, quelle più vecchie.

Non a caso sarà anche il primo ad uscire sul mercato.” spiega Alberto Chiarlo, owner e marketing & sales director di Michele Chiarlo.

Stefano Chiarlo

Il vigneto

Il vigneto dedicato a P Nivole, di soli 2,80 ettari, si trova nel comune di San Marzano Oliveto.


“Il vigneto di P Nivole è situato nel cuore storico della zona fortemente vocata per il moscato bianco, nel territorio Unesco delle colline intorno a Canelli, dove questa varietà è coltivata da centinaia di anni.

La Denominazione “Canelli” ha una resa di uva limitata e le vigne vecchie, che noi dedichiamo a P Nivole, godono delle migliori esposizioni, raggiungendo per prime la perfetta maturazione”, spiega Stefano Chiarlo, owner, oenologist e vineyard manager.

Le uve moscato bianco provengono esclusivamente da vecchie viti che affondano le radici in suoli di origine sedimentaria marina, caratterizzati da terre bianche e sabbiose. La resa del vigneto è mantenuta inferiore del 30% rispetto al disciplinare del Moscato d’Asti e la raccolta viene effettuata nel momento della perfetta maturazione aromatica, restituendo uve di qualità eccelsa.


Le viti vecchie, le basse rese e la naturale vocazione della zona di coltivazione regalano un Moscato d’Asti elegantissimo, la cui facilità di beva e finezza vengono attraversate da un’inedita intensità aromatica e sostenute da una buona struttura, unendo un’incredibile freschezza al delicato bouquet floreale che ha reso il Moscato d’Asti apprezzato nel mondo.

Il packaging rappresenta un’evoluzione per la classicità del Moscato, rompendo gli schemi delle etichette tradizionali e mirando a distinguere l’eccellenza del prodotto già a partire dallo scaffale.

L’annata 2022

L’annata 2022, come noto, è stata caratterizzata da un clima caldo e asciutto, che ha portato un forte anticipo vegetativo, accelerando i tempi di vendemmia di circa due settimane. La raccolta manuale è avvenuta tra il 21 e il 22 di agosto, con uve perfettamente sane e mature. Le vigne vecchie, con le loro radici profonde, hanno avuto una sorprendente resilienza al clima ostile, donandoci una qualità eccezionale spiega Stefano Chiarlo.

Vinificazione

La vendemmia viene effettuata manualmente, con pressatura soffice dell’uva intera. Il mosto viene stoccato in acciaio a -2°, in seguito avviene una lenta fermentazione in autoclave a temperatura controllata, fino al raggiungimento di 5 gradi alcolici.

Durante questo processo parte dell’anidride carbonica sviluppata resta “intrappolata” nel vino, donandogli naturale effervescenza. Prima dell’imbottigliamento, il vino viene sottoposto a microfiltrazione, per donare trasparenza, purezza ed interrompere ogni ulteriore fermentazione da parte dei lieviti.

Note di degustazione

Il colore è paglierino dorato e al naso restituisce un bouquet esuberante, ricco e finissimo con note floreali di rosa, pesca, albicocca, salvia e muschio. In bocca è un Moscato cremoso, lungo, con un bell’equilibrio tra dolcezza e sapidità, il tutto contornato da una freschezza eccezionale.

P Nivole è un vino perfetto per ogni occasione, per accompagnare dessert a base di frutta, panettone, piatti speziati della cucina asiatica, gorgonzola e sorbetti.

www.michelechiarlo.it

Fonte Well Com srl


Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

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