Da poco conclusa la due giorni dedicata al vino di Montespertoli, storico Comune a pochi chilometri da Firenze, raccontato con un taglio inedito grazie alla II edizione di “La rivoluzione a Montespertoli”.

L’evento, dal titolo volutamente provocatorio, è portato avanti dall’ Associazione Viticoltori di Montespertoli. Nata nel 2022, raggruppa 17 aziende accomunate da pratiche agricole sostenibili e dalla volontà di promuovere un territorio tra i più vitati della Toscana, la cui vocazione vitivinicola non ha, fin qui, goduto dell’attenzione che merita.

La Rivoluzione a Montespertoli

A guidare questa pacifica rivoluzione è stato Giulio Tinacci in qualità di Presidente dell’Associazione, che durante le due giornate ha ribadito l’importanza dell’associazione come massima garanzia dell’autenticità del prodotto, attraverso il “patto” dei viticoltori e attraverso il dialogo che si è instaurato tra di loro.

Il  Museo della Vite e del Vino di Montespertoli ha aperto le porte domenica 13 novembre a un pubblico di wine lovers, che ha degusatato i vini dei produttori dell’associazione. Il momento di approfondimento sulle sfumature dei vini di Montespertoli, durante la masterclass guidata dal wine expert Bernardo Conticelli, ha registrato il tutto esaurito.

La Rivoluzione a Montespertoli

Lunedì 13 novembreè stata invece la giornata dedicata ai giornalisti e agli operatori, con una degustazione guidata da Giampaolo Gravina, scrittore e critico tra i più apprezzati nel panorama nazionale.

È proprio Gravina che coglie gli aspetti di rottura con il passato del nuovo cammino intrapreso: “Mai come oggi il vino di questo territorio è delineato da un carattere contemporaneo.

A Montespertoli l’idea di riappropriazione del proprio destino non è retorica ma è stata interpretata concretamente dall’associazione che rivendica la centralità del viticoltore che accompagna il vino dalla vigna fino alla bottiglia. Questo è un percorso che sta dando a tutta l’area una collocazione diversa da quella raccontata fino ad ora, non più da subalterna ma da protagonista”.

La Rivoluzione a Montespertoli

La masterclass ha spaziato da vini in anteprima, come “Io Testone Igt Rosso 2023” di David e Alessio Gallerini, con il suo frutto maturo polposo, dolci speziature, sorso deciso e tannicità in evoluzione, per poi passare a “Cerasus Igt 2022” di Tenuta Coeli Aula, dal luminoso color rubino, fresco, immediato, e dall’ottima pulizia gustativa.

“Sopralago Toscana Rosso Igt 2022”, prodotto da Fattoria Bonsalto, si dimostra di ottima eleganza e finezza, con ampio spettro olfattivo e piacevoli rimandi terrosi e di humus, oltre all’ottima trama tannica. “Chianti Docg 2022” di Le Fonti a San Giorgio incarna un vino “gastronomico”, dalle piacevoli note floreali e fruttate e dall’ordinato svolgersi durante tutto il sorso.

“Chianti Docg Boscaccio 2022” di Tenuta Moriano sfoggia un olfattivo diretto, con prevalenza di note speziate e boisée. Rimandi fruttati molto piacevoli anche nel sorso che accompagnano il degustatore fino alla ordinata chiusura.

Chianti Montespertoli Docg 2021” di Montalbino presenta invece note più evolute, con frutta rossa in confettura, sentori di aghi di pino e scatola da sigari, trama tannica vibrante e buona scorrevolezza.

“Chianti Riserva Docg 2020” di Fattoria La Leccia cambia il passo, un sangiovese di razza: passionale ed elegante. Lampone, prugna e marasca matura sono accompagnati da note di pepe bianco, chiodi di garofano e sentori di pelletteria. Sorso fresco e tannini ben levigati.

“Chianti Montespertoli Riserva 2018” di Valleprima segue la scia del precedente, freschissimo il sorso, lineare e pulito. Ottimale la chiusura, così come la lunga persistenza.

Infine due Vin Santo: “Vin Santo del Chianti Montespertoli Riserva 2013” di Fattorie Parri, dinamico, con una interpretazione in chiave moderna, dalla minore dolcezza ma dalla evidente personalità e “Lo Stoiato 2007” di Fattoria La Gigliola, questa volta in una interpretazione più classica, con importante nota zuccherina, classici sentori olfattivi e ottimo bilanciamento.

La Rivoluzione a Montespertoli

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Montespertoli che, sin dalla prima edizione, lo ha supportato con la volontà di far crescere la conoscenza di un comparto che è un’eccellenza; lo ha ribadito il sindaco Alessio Mugnaini davanti a un pubblico che contava più di 60 persone tra giornalisti, tecnici e ristoratori: “È per noi un orgoglio avere aziende così motivate che promuovono il territorio non solo in quest’occasione ma durante tutto l’anno”.

L’Associazione Viticoltori di Montespertoli

L’Associazione Viticoltori di Montespertoli raggruppa 17 aziende, accomunate da alcuni principi condivisi:

• accrescimento della sostenibilità ambientale e delle buone pratiche agricole;

• rispetto della materia prima e trasformazione in vino delle sole uve coltivate in proprio nel comune;

• sviluppo di una comunità agricola collaborativa e dialogante;

• racconto e promozione del territorio.

AZIENDE: Podere all’Anselmo, Tenuta Barbadoro, Fattoria di Bonsalto, Tenuta Coeli Aula, Fattoria La Gigliola, Le Fonti a San Giorgio, Podere Ghisone, Podere Guiducci, Fattoria La Leccia, La Lupinella, Montalbino, Tenuta Moriano, Fattorie Parri, La Querce Seconda, Tenuta Ripalta, Castello Sonnino e Valleprima.

Contatti:

389 6825334

info@viticoltorimontespertoli.it

viticoltorimontespertoli.it


Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

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