Nuova interpretazione per i vini di punta di Castello Sonnino: la direzione tracciata da Leone De Renzis Sonnino.

Castello Sonnino

Castello Sonnino è una delle poche dimore storiche ancora intatte e abitate in Toscana. Appartenuto ai Machiavelli, entrò a far parte dei tenimenti del Barone Isacco Sonnino nel XIXsecolo.

Castello Sonnino SanLeone e Cantinino 2019

La storia moderna di Castello Sonnino, inizia nel 1987 con l’arrivo del Barone Alessandro e della Baronessa Caterina de Renzis Sonnino.

Alessandro prende in mano la gestione della produzione di vino, che non è mai stata interrotta a Castello Sonnino, dal 1500. Preziose le consultazioni e i numerosi viaggi in Francia dal caro amico Eric de Rothschild di Chateau Lafite.

Dagli incontri tra i due, nasce l’amore di Alessandro per il Merlot, che si appresta ad impiantare a Montespertoli e la consapevolezza dell’importanza della ventilazione e strutturazione della barricaia.

Contemporaneamente, Caterina, assecondando l’inclinazione personale innata, si occupa del grande patrimonio artistico della casa.

Ogni stanza rivelava mano a mano un’eleganza sobria, di finissima ricerca, di un gusto educato alle cose dell’arte, alle delicatezze del colore.

Leone De Renzis Sonnino

«I miei primi ricordi di infanzia sono legati al vino, quando per scherzo mio padre mi faceva assaggiare una puntina del vino che aveva nel bicchiere. I momenti di degustazione comparativa erano sacri, calava un’atmosfera accademica in casa, ma a me era permesso assistere perché quella sarebbe stata la mia strada»

Castello Sonnino SanLeone e Cantinino 2019

Leone è il produttore di Castello Sonnino, classe 1993, nato a Montespertoli; svolge i suoi studi in Inghilterra e Svizzera, successivamente viaggia per lavoro tra America e Hong Kong. Una formazione poliedrica in vari settori di business.

Succede al padre nella gestione aziendale del vino, mantenendone però il focus: sulla freschezza, eleganza e bevibilità. Ma da giovane esperto, pone un accento anche sulla struttura e sofisticatezza.

Il Vino

«A Castello Sonnino cerchiamo di esprimere un’idea e un territorio attraverso il nostro vino. Non riducibile ad un tipo o una marca, lo consideriamo un individuo. Ogni gusto ne è la firma, inimitabile, di un luogo e delle sue tradizioni». Leone De Renzis Sonnino.

La produzione per un totale di 150’000 bottiglie, si divide in: Sangiovese, Canaiolo, Trebbiano, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Syrah, Malbec.

Castello Sonnino SanLeone e Cantinino 2019

Castello Sonnino International Educational Center

Il “Castello Sonnino International Educational Center”, è un progetto educativo fortemente voluto dalla Baronessa Caterina De Renzis Sonnino. Si rivolge a studenti universitari: ospitandoli, permette di farli vivere a pieno la vita del luogo, una esperienza Autentica, per portare avanti ricerche di studio in differenti ambiti, dalla sostenibilità, all’agraria e molto altro.

Montespertoli

Montespertoli è un posto strategico a quasi 300 metri di altitudine sul livello del mare, da una parte abbiamo la valle che conduce al fiume Pesa (Val di Pesa), dall’altra la valle del fiume Elsa (Val d’Elsa). La campagna che circonda la città offre paesaggi da cartolina: un susseguirsi di dolci colline ricoperte di vigneti ed olivi, con strade sterrate delineate da file di alberi di cipresso

Castello Sonnino SanLeone e Cantinino 2019

Si trova lungo la Via Volterrana che si collega alla Via Francigena, tratta divenuta famosa durante il medioevo per i pellegrinaggi cristiani di tutto il mondo. Grazie alla sua posizione la città è da sempre in contatto con i maggiori centri della Toscana, soprattutto con Firenze dalla quale dista solo 20 chilometri.

È nel cuore del Chianti e ne costituisce una delle più piccole DOCG, ma possiede una delle superfici  più  densamente  vitate  in  Toscana.  Un territorio  che  è  sempre  stato  vocato  per  la produzione vinicola; ne è testimonianza la vinsantaia del Castello, risalente al 1500.

Da due anni l’Associazione Viticoltori di Montespertoli, di cui Leone è uno dei fondatori, promuove la riappropriazione del proprio destino rivendicando la centralità del viticoltore che accompagna il vino dalla vigna fino alla bottiglia. Questo è un percorso che sta dando a tutta l’area una collocazione diversa da quella raccontata fino ad ora, non più da subalterna ma da protagonista, fondando le basi del progetto “Cru Montespertoli”.

La degustazione

Per Leone “Castello Sonnino prima di essere business è casa”. Con l’annata 2019 inizia una nuova direzione: eleganza e freschezza vengono messi in primo piano, vini dalla beva piacevole, mettendo in secondo piano potenza e opulenza, dosaggio del legno ragionato e frutto sempre in evidenza.

Castello Sonnino SanLeone e Cantinino 2019

Cantinino IGT Toscana Sangiovese 2019 proviene da un cru di sangiovese vinificato in purezza e rappresenta la massima espressione aziendale da singola vigna.

Cantinino non è un diminutivo, bensì l’esaltazione del vino più prezioso, tanto da essere considerato la riserva privata delle famiglia. Ottenuto da più microvinificazioni, affina 18 mesi barrique di primo, secondo e terzo passaggio.

Dal luminoso e deciso rosso rubino, emergono subito note di ciliegia e mora in confettura, potpourri di fiori rossi, sbuffi di tabacco, cera, incenso, sfondi di sottobosco.

Il sorso è fresco, dinamico, con piacevoli rimandi fruttati. I tannini sono già ben distesi, lunga ed elegante la chiusura. Ottimo in abbinamento con cacciagione piumata come quaglia, piccione e fagiano.

Castello Sonnino SanLeone e Cantinino 2019

San Leone Toscana Merlot IGT 2019 è un vino che sta particolarmente a cuore al produttore. La vigna fu piantata dal padre nel 1993 in occasione della nascita di Leone, e risente dell’influenza e del grande amore del Barone Alessandro per i vini di Bordeaux, fu inoltre il primo progetto legato all’azienda.

Anche per questa produzione, da quest’anno Merlot in purezza, affinamento 18 mesi barrique di primo, secondo e terzo passaggio.

Rosso rubino intenso, dalla sfavillante vivacità. Olfattivo più scuro, con note di mora, mirtillo e ribes in confettura, fiori rossi e neri appassiti.

Emergono poi sentori di liquirizia, china, scatola da sigari, tabacco e scie ematiche. Un merlot dal sorso verticale, con netto richiamo al territorio della Toscana, dalla trama tannica setosa, coerenza gustativa e lunga persistenza. Ottimale per abbinamenti con carni più consistenti ed elaborate.

Un sentito ringraziemento a Leone De Renzis Sonnino: degustare questi prodotti insieme è stato stimolante e costruttivo, un bel confronto di idee, sensazioni, spunti e progetti sul futuro di Castello Sonnino.


Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

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