Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana è soddisfatto della partecipazione a Vinitaly dove la Denominazione si è messa in mostra, con la nuova immagine grafica, di fronte ad un pubblico di operatori e stampa sempre più attratti da una Toscana un po’ alternativa del vino, che continua ad avere una crescita nonostante il momento critico del settore.
Grande interesse – con centinaia di assaggi fatti in fiera – per la top ten del Vermentino Grand Prix che era per la prima volta in degustazione. Al di là della top ten – su cui erano puntati i riflettori – molto bene anche le altre etichette di questa tipologia e i Vermentino Superiore che, pian piano, stanno crescendo tra le proposte delle Aziende.
In generale nel settore si riscontra una tendenza generale positiva per i vini bianchi e rosati che arrivano al 50% delle scelte e una diminuzione invece dei vini rossi fermi al 38%, come emerge da un’analisi di Ismea presentata nello spazio di Confagricoltura proprio durante la 56esima edizione di Vinitaly. Durante la presentazione è intervenuto anche il presidente del Consorzio, Francesco Mazzei, che ha affermato: “La Maremma Toscana chiude con un segno positivo proprio perché trainata dal Vermentino che abbiamo saputo valorizzare”.
![Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana](https://www.tuscanysommelier.com/wp-content/uploads/2024/04/immagine-212-1024x684.png)
Al bancone consortile quasi 80 vini di 41 diverse aziende in degustazione hanno saputo offrire una panoramica della Denominazione. Se i bianchi, trainati dalle ottime performance del Vermentino, stanno vivendo un momento particolarmente “felice” è anche vero che gli addetti ai lavori hanno espresso giudizi positivi per i rosati e per i rossi, cominciando con gli autoctoni Ciliegiolo, Alicante e Sangiovese, fino ai blend in stile Supertuscan e agli internazionali Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah e Petit Verdot, in purezza o in taglio bordolese.
Proprio la varietà della DOC – con un buon 40 % di vini bianchi, le consente di essere appunto l’unica, tra le DOP Toscane più importanti, con segno positivo nell’annata 2023 e il segno è positivo, anche se lieve, anche per i primi tre mesi del 2024 (dati AVITO). “I consumatori sono in cerca di novità e questo credo giochi a nostro favore, oltre a produrre vino in uno dei territori più belli e incontaminati di tutto il Paese”, conclude Mazzei.
Fonte ZEDCOMM
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