Dall’annata meno piovosa degli ultimi 25 anni in Piemonte 97.000 bottiglie di una Barbera dal carattere intenso e dall’ottima bevibilità.

Dal cuore delle Terre Alfieri, punto d’incontro tra Langhe, Roero e Monferrato, l’azienda vitivinicola Marchesi Alfieri, una delle realtà più note e affermate del territorio, presenta La Tota Barbera d’Asti DOCG 2022, la nuova annata di un vino che nasce da uve barbera in purezza provenienti da vigneti differenti per età, esposizione, tipo di terreno e cloni.

La Tota rappresenta una delle migliori interpretazioni del vitigno icona delle Terre Alfieri ed è una delle etichette più rappresentative dell’azienda, prodotta nella sua prima annata nel 1990, anno in cui vengono prodotte le prime diecimila bottiglie della cantina Marchesi Alfieri. Da allora un percorso di studio e innovazione ha premiato la qualità produttiva. Oggi La Tota è esportata nei mercati internazionali: Canada, Svizzera e Germania sono i principali.

La Tota

Le uve da cui ha origine La Tota provengono dai vigneti di tre delle quattro colline di proprietà dell’azienda: Quaglia, Calandrina e Vigna del Castello, la più vicina alla residenza. Quest’ultima presenta un suolo caratterizzato da terre bianche, con presenza di sabbia e calcare e un’esposizione verso ovest con particolare pendenza. Tali caratteristiche pedoclimatiche la rendono perfetta per la coltivazione della barbera, utilizzata poi in assemblaggio per La Tota.

La Tota Barbera d’Asti DOCG 2022 è frutto di un’annata vitivinicola caratterizzata da importanti sfide climatiche: con soli 370 mm di pioggia registrati, la 2022 si è distinta come la meno piovosa degli ultimi 25 anni nella regione Piemonte.

Le temperature elevate con punte di 40 gradi hanno contribuito ad ottenere una sommatoria termica dimostratasi la più alta dell’ultimo decennio. Nonostante la siccità estiva e le precipitazioni inferiori alla metà della media stagionale piemontese, la vite ha dimostrato una sorprendente capacità di adattamento, seppur a discapito della quantità di uva prodotta per pianta.

La Tota

Sebbene la produzione sia diminuita del 30%, le uve si sono distinte per la loro ricchezza di colore e i vinaccioli ben maturi. Il risultato è un vino che, dopo solo pochi mesi dall’imbottigliamento, si presenta già estremamente pronto e bevibile.

“La 2022 è stata sicuramente un’ottima annata, ma con delle caratteristiche peculiari. Nonostante le scarse precipitazioni e le temperature elevate, la vite ha dimostrato ancora una volta un’elevata resilienza riducendo però la quantità e la dimensione dei singoli acini.” – afferma l’enologo Mario Olivero“Gli acini più piccoli e la minor quantità di uva sulla pianta hanno portato a diradamenti meno importanti, talvolta assenti, il che non ha però impedito il raggiungimento di una perfetta maturazione delle uve, senza alcuna nota di surmaturazione.”.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Con una produzione di circa 97.000 bottiglie, La Tota Barbera d’Asti DOCG 2022 si distingue per la sua eccezionale bevibilità già pochi mesi dopo l’imbottigliamento.

Si presenta di un colore rosso rubino intenso con venature purpuree. Il profumo è intenso e vinoso con sentori netti di frutta rossa e ciliegia matura.

Al palato risulta pieno, denso e morbido con equilibrio tra le note di spezie, la vaniglia del legno e la frutta rossa.

È un vino dai molteplici abbinamenti in tavola: primi piatti, carni rosse e bianche, formaggi di media stagionatura non erborinati.

marchesialfieri.it

Fonte Well Com


Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

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