Il vino d’esordio della consulenza di Graziana Grassini, il primo passo di un grande progetto per portare i vini del Montello nel mondo.

Il progetto di Ermenegildo Giusti è senza compromessi: creare un’azienda leader proiettata nel futuro. Lui stesso si definisce un “fanatico” per la natura, scelta che accomuna tutti i vini della cantina Giusti Wine. Contrarietà più radicale per qualsiasi tipo di trattamento in vigna e utilizzo di cloni resistenti sono i suoi punti di forza: “la natura è in grado di reagire, e guarire da sola, se smettiamo di maltrattarla”.

Nasce così il primo prodotto della gestione enologica di Graziana Grassini, esperta di fama internazionale, per la quale niente deve essere lasciato al caso. Un vino che l’enologa toscana ha saputo interpretare con cura e attenzione, senza fretta, dando alle uve il tempo di esprimersi al meglio.  Proprio per questo uscirà  in aprile, senza seguire le tendenze, ma piuttosto rispettando le necessità del vino: “Abbiamo pensato a un prodotto fatto per durare nel tempo, stabilizzandone il colore, i profumi e il perlage”

“Questo Prosecco è espressione della mia visuale del territorio, un prodotto di alto livello, a partire dalla scelta delle uve”. Afferma Graziana : “Si è partiti da uve scelte in parcelle selezionate, per poi dedicare attenzione particolare al colore, con un taglio con il Pinot Nero in presenza dei lieviti».

“Abbiamo voluto uno spumante che duri nel tempo perché Giusti Wine, sin dalla sua fondazione, si rivolge al mondo”,  spiega Ermenegildo Giusti. “Questo vino, come tutti gli altri della nostra gamma, è pensato per viaggiare e offrire anche oltreoceano un prodotto perfetto a distanza di tempo dall’uscita dalla cantina».

Il Prosecco Rosé DOC è solo il primo passo del percorso iniziato con Graziana Grassini, scelta da Ermenegildo Giusti per la sua sensibilità internazionale e la grande professionalità, con l’obiettivo di dare un’interpretazione originale ai vini del Montello. La grande sfida è legata all’Asolo Prosecco DOCG, che uscirà a settembre, e alla valorizzazione della varietà autoctona Recantina che, secondo l’enologa, ha le potenzialità di un grande vitigno grazie alla sua ricchezza polifenolica sia in termini di antociani che di tannini.

Per la produzione del Rosalia Prosecco Rosé doc millesimato 2020 extra dry la composizione della cuveè viene gestita separatamente:

Per il Glera (presente al 90%) la raccolta delle uve avviene manualmente, diraspatura, pressatura soffice in atmosfera di azoto (oppure pressatura soffice ad uva intera), decantazione statica a freddo del mosto e successiva separazione delle fecce. La  fermentazione del mosto limpido avviene a temperatura controllata per 15-20 giorni, infine il vino matura sulle fecce fini per tre mesi.

Per la restante parte di Pinot Nero (il 10%) si conferma la raccolta manuale delle uve, diraspa-pigiatura soffice, fermentazione a temperatura controllata per 10-12 gg, pressatura, fermentazione malolattica spontanea, maturazione in acciaio.

Nel calice si fa apprezzare per la sua tonalità rosa “fiore di pesco”, con un perlage garbato e persistente.  Lo spettro olfattivo è incentrato inizialmente su sentori di  lampone e ciliegia matura, resi ancora più succosi dal connubio con il dosaggio veramente ben gestito ed integrato, si susseguono poi note di pesca, fiori di acacia e pompelmo rosa. Il sorso è fresco, dotato di un’ ottimo corpo, con polposi rimandi fruttati. Il lungo e discretamente sapido finale invita subito ad un ulteriore sorso.


Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

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