Presentati lo scorso venerdì 22 presso l’Istituto Statale Superiore Penna di Asti i risultati dello studio volto alla ricerca della “Barbera del futuro”.

Sono stati presentati i dati dello studio AGEBA – recupero e valorizzazione del germoplasma antico di Barbera per l’adattamento al cambio climatico, progetto con cui il Consorzio si è prefissato di individuare ceppi di Barbera particolarmente resistenti ai cambiamenti climatici in atto ed esenti da malattie per individuare la “Barbera del futuro”.

Progetto AGEBA

Il progetto ha avuto inizio a maggio del 2022 ed è stato portato avanti per tutta la campagna viticola 2023, gettando le basi per poter approfondire e sviluppare i risultati ottenuti in futuro.

L’indagine consiste nell’affrontare il cambiamento climatico dal punto di visto genetico, recuperando e valutando la variabilità intravarietale del vitigno Barbera per programmare successivamente la propagazione di antichi ceppi di Barbera appartenenti al periodo precedente alla selezione clonale ovvero prima degli anni ’70 del secolo scorso, per sperimentare il loro comportamento in rapporto al cambiamento climatico.

Si suppone che questi ceppi siano portatori di caratteri utili per resistere a fenomeni climatici estremi, all’aumento delle temperature, e alla riduzione della piovosità ed esenti dalle principali virosi e dalla flavescenza dorata/legno nero e perciò ideali per costituire i nuovi cloni per la Barbera. 

Affianco a questo progetto principale, si è delineato un secondo filone sperimentale. Esso prevede due tipi di interventi in vigneti di Barbera già esistenti:

  1. La potatura tardiva per posticipare la fase di gemmazione, ed evitare i danni causati dalle sempre più frequenti gelate primaverili.
  2. La sperimentazione di trattamenti fogliari in vigneto su Barbera con biostimolanti a base di idrolizzati nei momenti di maggiore stress termico e idrico della pianta, al fine di mitigarne gli effetti negativi dello stress sulla pianta.

In entrambi i casi, verranno studiati gli effetti che questi trattamenti hanno sulla fenologia e sugli aspetti vegeto-produttivi della vite e sulla qualità del vino prodotto.

Progetto AGEBA

I risultati degli studi hanno permesso di ottenere una migliore conoscenza genetica del vitigno Barbera, allo stesso momento è stata messa in luce la necessità di ampliare il tempo di sperimentazione per l’ottenimento di risultati scientificamente rilevanti. Nel primo caso si è individuato un periodo di tempo tra i 5 e i 7 anni affinché si possa propagare e creare un vigneto sperimentale valutandone le performance produttive e nel secondo caso si ritiene necessario un periodo di almeno 3 anni.

Fonte AB Comunicazione


Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

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