Fondata a metà del XVIII secolo da Théodore VanderVeken trisavolo di Henri Abelé, Abelé 1757 ha attraversato i secoli con lo sguardo rivolto al futuro.

Tramandata di generazione in generazione, la quinta Maison più antica di Champagne esprime lo stesso carattere da più di 250 anni: grandi vini di Champagne orchestrati da uno spirito artigianale.

La storia di Abelé 1757

Era il 1816 quando il nonno di Henri Abelé, Antoine de Muller responsabile delle cantine di Veuve Clicquot-Ponsardin, ideò un metodo ingegnoso per inserire le bottiglie attraverso un foro inclinato in una tavola. Vienne così inventata la pupitre che rivoluzionò il metodo di produzione dello Champagne.

Nel 1884 Henri Abelé, fedele allo spirito pionieristico degli uomini della Maison, innova a sua volta. Preoccupato per il benessere dei suoi collaboratori, adottò un nuovo sistema di sboccatura noto come “à la glace”. Una tecnica di raffreddamento che rimuove efficacemente i depositi presenti nelle bottiglie, semplificando il lavoro in cantina. Una nuova rivoluzione per l’azienda di Reims tutt’ora in uso.

Credit @Abelé

La fine della Prima Guerra Mondiale lasciò Reims, la “Città delle incoronazioni” in completa rovina. Molto rapidamente, grandi mecenati come Andrew Carnegie, Edith Bangs e John D. Rockefeller si mobilitarono per ricostruire la città simbolo della barbarie distruttrice,

La Cattedrale di Reims era completamente devastata: la struttura in legno bruciata, la navata distrutta, le statue mutilate. Decapitato durante il grande incendio del 1914, un angelo dal sorriso enigmatico che accoglieva i pellegrini, divenne l’incarnazione dei traumi della Grande Guerra.

Credit @Abelé

Colpito dagli eventi, Henri Abelé finanziò interamente il restauro di questa statua, figura della resistenza, affettuosamente ribattezzata dagli abitanti di Reims “L’Angelo del sorriso”.

Questa scultura diventò il simbolo della speranza e l’emblema della città stessa. Grazie a questo restauro, e alla lungimiranza nel registrare il marchio del “sorriso”, oggi solo Abelè1757 può fregiarsi della “dicitura” Reims sulle bottiglie di Champagne,

Ai giorni nostrii questa Maison Boutique, a misura d’uomo, è incarnata da un duo composto da Marie Gicquel, Direttrice generale ed Etienne Eteneau, Chef de Caves.

I Terroirs di Abelé 1757

Per Abelé 1757 produrre Champagne è soprattutto un’arte: quella di collezionare terroirs. La Maison di Reims seleziona solo i terroirs il cui potenziale aromatico è il più promettente per partecipare allo sviluppo di assemblaggi unici e precisi.

Un esclusivo approvvigionamento è reso possibile grazie ai forti legami che la Maison mantiene fin dalla sua nascita con una ristretta cerchia di 30 viticoltori artigiani.

Credit @Abelé

Questi conferitori praticano da tempo una viticoltura rispettosa della natura, su appezzamenti di terreno talvolta grandi come giardini. Viticoltori che, giunti ormai alla loro quarta generazione di colloborazione con la Maison Abelé, rappresentano il punto di forza di tutta la produzione.

Tutte le annate di Abelé 1757 sono prodotte in piccole quantità, seguendo un preciso controllo di produzione. Questa scelta si riflette su una selezione ridotta, della quale Abelé 1757 Brut e Le Sourire de Reims sono i punti di riferimento.

Etienne Eteneau

Tecnico preparato ed amante della perfezione, Etienne Eteneau ha percorso tutte le tappe e le pratiche necessarie per ampliare il suo campo di competenza come agronomo.

Credit @Abelé

Al termine dei suoi studi svolge la sua prima attività presso il Dipartimento Tecnico e Ambientale del Comitato Champagne per lavorare sugli agenti atmosferici del suolo e comprendere intrinsecamente il funzionamento di questo terroir storico che produce vini unici e valorizzati dal tempo.

Segue il trasferimento nel Nuovo Galles del Sud, in Australia, in California, dove lavora per un importante produttore di spumanti, per poi assumere la responsabilità delle cantine, dell’imbottigliamento e della gestione operativa dei vigneti della tenuta Vranken – Pommery.

La sua forte empatia e comprensione della professione vitivinicola lo portano ad aderire infine al modello cooperativo di Champagne Nicolas Feuillatte nel 2018.

Etienne Eteneau è oggi responsabile delle cantine di Abelé 1757. Porta con sé i suoi ricordi d’infanzia, la sua esperienza e la sua sensibilità per iscrivere con scrupolosità ogni annata di Abelé 1757 nella continuità del tempo donando ai suoi prodotti pulizia e longitudinalità. La sua prima vendemmia è datata 2019.

Credit @agencediscovery

La degustazione

CHAMPAGNE A.O.C. BRUT

40% Chardonnay, 35% Pinot Noir e 25% Pinote Meunier, presenta un olfattivo fine ed evoluto. Frutta a pasta bianca, note di pasticceria, ma anche evoluzioni di zafferano e note di spezie esotiche. Sorso cremoso, appagante con piacevole freschezza. Composto da oltre 15 vini di riserva ha un dosaggio di 6g/l

CHAMPAGNE A.O.C. EXTRA BRUT BLANC DE BLANCS

Chardonnay in purezza, esordisce con freschi fiori bianchi, seguiti da note di albicocca anice stellato, cannella e mandorla. Il sorso è dotato di vibrante acidità, perlage presente ma ben integrato, per un ingresso “stretto” che tende ad allargare e farsi sempre più cremoso in chiusura. Dosaggio 6g/l

Diverso impatto per il Brut Nature, definito “l’esplorazione dello stile Chardonnay”, con dosaggio di 3g/l e affinato mantenedo in sospensione i lieviti “manualmente” durante tutto il periodo che precede la sboccatura. Prodotto in sole 1757 unità, presenta maggiore apporto glicerico, sorso completo e molto generoso. Il fresco ingresso si allarga e si arricchisce del “vellutato” perlage, lunga la chiusura.

LE SOURIRE DE REIMS A.O.C. BRUT ROSE’ 2008

La cuvée Le Sourire de Reims, in particolare, nasce come sfida al tempo che passa, in onore del gesto di Henri Abelé, che ha deciso di restaurare uno dei simboli di Reims, “L’angelo del sorriso”, alla fine della Grande Guerra.

Prodotta in quantità limitata, si inserisce nella tradizione dei migliori Champagne: prima di uscire sul mercato le bottiglie vengono conservate in cantina per oltre dieci anni, il tempo necessario per esprimere appieno lo spirito e la personalità della sua epoca.

100% Pinot Nero des Riceys è un Rosè de Prestige, con uve provenienti da un unico conferitore. Al naso fragola, lampone, amarena, cannella, zenzero. Uno Champagne dalle “spalle larghe” e dal sorso generoso e lunghissimo, adatto ad abbinamenti importanti che possono tranquillamente arrivare a carni rosse, funghi e cacciagione.

Abelé 1757


Marco Germani

Sommelier e Degustatore Ufficiale AIS, ideatore e proprietario di questo blog, collaboro con le principali agenzie di comunicazione food and wine italiane. Scrivere recensioni è la cosa che amo maggiormente, in un calice di vino ci sono i sogni, le speranze, i sacrifici e il grande lavoro dei produttori, ognuno è una storia a se che merita sempre di essere raccontata.

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